giovedì 21 marzo 2013

mercoledì 20 marzo 2013

Al giorno d'oggi

"Al giorno d'oggi (...) le persone pensavano solo a muoversi, si spostavano molto di più, correvano per andare e poi per tornare. Lei non avrebbe mai lasciato che la sua vita diventasse così; avrebbe sempre trovato un momento per bere il tè, guardare il cielo, parlare. Che altro c'era da fare? Accumulare denaro? E a che scopo? Il denaro aveva mai procurato più felicità di una buona tazza di tè rosso e di un momento passato insieme a una cara amica? Ne dubitava".

Da "Un matrimonio all'aperto", Alexander MacCall Smith, Guanda.

martedì 19 marzo 2013

venerdì 15 marzo 2013

Blu

Dalla foto non si capisce, ma oggi il cielo é blu e senza una nuvola, il vento le ha spazzate via tutte. Non vedo l'ora di partire.

sabato 9 marzo 2013

Spensieratezza da Oscar

Oggi leggevo questa intervista su Vanity Fair di Jennifer Lawrence che a soli 22 anni ha vinto l'Oscar come migliore attrice protagonista.

Jennifer ha una caratteristica che invidio molto, qualcosa che le viene naturale e per cui io invece mi devo sforzare tanto, tantissimo: la nonchalance. 

Fare le cose senza curarsi delle conseguenze, ma solo perchè non ci si pensa, semplicemente non ci si bada, si pensa ad altro. Vivere lasciandosi andare, pensando che in un modo o nell'altro tutto andrà a posto, tutto si sistemerà. 

Ecco cosa dichiara con assoluto candore la bella e serena Jennifer:

"Vede, io (...) [n]on ho abbastanza paranoia, neanche un grammo, da nessuna parte: sono sull’autostrada e rischio di restare senza benzina perché non ci penso. È sempre così: non ho idea di che cosa faccio, vado in giro spensierata, sperando che tutto andrà bene".

Ecco, è proprio l'esercizio in cui mi sto impegnando io. Faccio una fatica incredibile. Sto sempre a pensare, prima ancora che le cose accadano, a tutte le possibili conseguenze. E se succede questo? E se succede quello? E se non riesco a farlo? E se ci riesco?

Come se pensare in anticipo a tutte le cose che potrebbero accadere mi permettesse di essere preparata. Preparata al peggio, preparata a una delusione, preparata a un dispiacere, preparata a reagire a qualsiasi imprevisto.

Come se davvero servisse, essere preparati. Serve solo a vivere con ansia la vita e a vedere pericoli a ogni angolo.

Mi alleno a lasciarmi andare, ad allentare il controllo finora ferreo su ogni aspetto della mia vita. Ma ci sono cose, quasi tutte a dire la verità, che non posso proprio controllare. Eh ma io ci provo lo stesso, sto lì a rimuginare e perdo tempo ed energia vitale a preoccuparmi delle conseguenze, a temere il futuro.

Controllo il mio comportamento da quando sono bambina, sono una piccola nazista che tortura se stessa. Non fare questo: potrebbe dispiacere tua madre. Non fare quello: potrebbe infastidire i tuoi amici. Non fare quell'altro: potrebbe disturbare quel gruppo di sconosciuti che non hai mai visto e non rivedrai mai più.  

Sempre controllata su tutto, che fatica.

Certo non posso di punto in bianco diventare come Jennifer. Che probabilmente a volte darà anche sui nervi ai suoi amici per la sua svampitezza. Però ci sto provando davvero. Sto provando a rilassarmi, lasciare che le cose vadano come devono andare, che tanto lo fanno lo stesso.    

Respirare a fondo, rilasciare i muscoli, lasciarsi andare, lasciare andare le cose, liberare la mente, pulirla dalle cose inutili, vedere solo l'essenziale. Che poi è l'unica cosa che serve per vivere. 

mercoledì 6 marzo 2013

martedì 5 marzo 2013

Presto!

C'è aria di tempesta, speriamo che non piova proprio mentre pedalo verso casa!